lunedì 1 giugno 2015

Brecht, Elogio della dimenticanza


 
Presentazione di
Giulia Fusco


Senza la virtù della dimenticanza, dice Brecht in questa poesia, non si può fare niente: essa deve essere considerata, anzi, il fondamento e la salvezza della nostra esistenza. La “fragilità” della memoria è ciò che, paradossalmente, dà forza agli uomini e li sostiene, permettendo loro di cancellare il male subìto, di nutrire speranze e di costruire sogni per il loro futuro.





Elogio della dimenticanza
di Bertolt Brecht


Buona cosa è la dimenticanza!
Altrimenti come farebbe
il figlio ad allontanarsi dalla madre che lo ha allattato?
Che gli ha dato la forza delle membra
e lo trattiene per metterle alla prova?

Oppure come farebbe l’allievo ad abbandonare il maestro
che gli ha dato il sapere?
Quando il sapere è dato
l’allievo deve mettersi in cammino.

Nella casa vecchia
prendono alloggio i nuovi inquilini.
Se vi fossero rimasti quelli che l’hanno costruita
la casa sarebbe troppo piccola.

La stufa riscalda. Il fumista
non si sa più chi sia. L’aratore
non riconosce la forma del pane.

Come si alzerebbe l’uomo al mattino
senza l’oblio della notte che cancella le tracce?
Chi è stato sbattuto a terra sei volte
come potrebbe risollevarsi la settima
per rivoltare il suolo pietroso,
per rischiare il volo nel cielo?

La fragilità della memoria
dà forza agli uomini.


(trad. di Franco Fortini)